Bungaro a Sanremo

La notizia era nell’aria da qualche giorno ma solo ieri sera è arrivata l’ufficialità: il cantautore brindisino Bungaro sarà tra i partecipanti della 68esima edizione del Festival della canzone italiana, insieme con Ornella Vanoni e Pacifico, un trio inedito che si presenta con il brano «Imparare ad amarsi».

Sanremo scalda così ufficialmente i motori: i nomi dei venti big selezionati da Claudio Baglioni e dalla Commissione musicale del Festival, che calcheranno il palco dell’Ariston dal 6 al 10 febbraio, sono stati comunicati ieri sera durante la diretta televisiva da Villa Ormond del programma «Sarà Sanremo» di Raiuno, condotto da Federico Russo e Claudia Gerini, che ha visto anche la partecipazione di un finalista brindisino in corsa per le Nuove Proposte del Festival, Santiago.

E in attesa di partecipare alla kermesse canora italiana più famosa al mondo, Bungaro sarà al Teatro Verdi di Brindisi giovedì 4 gennaio (ore 20.30) con il concerto «Maredentro Live Tour – Concerto per la Città», un’occasione per riabbracciare il pubblico di Brindisi, anche in vista dell’appuntamento sanremese, e festeggiare 25 anni di carriera con gli auspici dell’anno appena iniziato. Anni di chitarra, di canzoni cantate da lui e di brani famosissimi scritti per altri interpreti. Il concerto attraversa molteplici sonorità portando il pubblico, complice un visual project da film, in Giappone, in Grecia e nel Salento. «Maredentro Live» è anche un disco che contiene i brani più significativi del suo repertorio, oltre ad una imperdibile versione de «L’ombelico del mondo / Lu viddicu di lu mundu» adattata nel testo e cantata in dialetto brindisino, che ha riscosso gli elogi dello stesso Jovanotti. Il concerto, inserito nella rassegna «Natale a Brindisi 2017» promossa dal Comune di Brindisi, è realizzato con il sostegno della Regione Puglia / Teatro Pubblico Pugliese e dell’associazione «Officina delle Idee». La data ha registrato il tutto esaurito dopo la distribuzione dei tagliandi gratuiti dello scorso 4 dicembre.

Bungaro ha partecipato tre volte in gara al Festival di Sanremo: nel 1988 con il brano «Sarà forte», che gli è valso il premio della critica, nel 1991 con «E noi qui» assieme a Marco Conidi e Rosario Di Bella, e nel 2004 con l’amatissima «Guardastelle», canzone contenuta nel quinto album, «L’attesa», con cui ha vinto il «Premio Volare» come migliore musica al Festival e il «Premio Lunezia» al «Valore letterario dei testi nelle canzoni italiane». Ma a Sanremo è stato diverse volte anche in veste di autore: nel 1998 con «Senza confini», presentata da Eramo & Passavanti (premio della critica «Mia martini»), nel 2003 con «Lividi e fiori» interpretata da Patrizia Laquidara, infine nel 2011 con «Il Mare immenso» proposta da Giusy Ferreri.

Una proposta artistica per un pubblico appassionato di prosa, danza e teatro musicale in un percorso che omaggia drammaturgia contemporanea, capolavori del Novecento e classici della storia del teatro. Un cartellone ricco di stelle del teatro nazionale che portano in scena produzioni aperte a una profonda riflessione sul tempo d’oggi. Un viaggio artistico che intreccia generi e visioni.